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TTIP – cedere la sovranità per garantire gli investimenti

2015/02/22

Sembra che uno dei principali obiettivi delle riforme neoliberiste imposte ai paesi ad alto debito sia garantire la remunerazione dell’investimento agli investitori.
Questo principio è attuato e perseguito in molteplici forme:

* revisione del diritto del lavoro,

* creazione di un fisco che raccoglie risorse dai cittadini e dalle imprese dell’economia reale, per pagare interessi sul debito contratto per fare spese inutili o dannose ad esclusivo vantaggio di grandi investitori privati,

* guerre permanenti a bassa intensità,

* ed infine nuovi trattati internazionali che limitano il potere legislativo degli stati sovrani nei casi in cui normative nazionali o comunitarie andassero a minare il rendimento di investimenti.

Ecco perché ha senso di informarsi sui contenuti che verrebbero inseriti nel trattato internazionale tra USA ed UE sul commercio e gli investimenti, in sigla TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership).

Di questo trattato non si sa molto, a motivo della proverbiale inerzia che abbiamo per quanto riguarda l’approfondimento, per l’azione di distrazione di massa di cui siamo oggetto, per la riservatezza con la quale UE ed USA intendono svolgere le trattative.

Il governo Italiano si premura di tranquilizzare e di presentare il lato bello della cosa: l’ampliamento negli USA del mercato di sbocco per le imprese italiane e l’aumento di appeal del sistema Italia per gli investitori stranieri.

Il prezzo in termini di sovranità e, conseguentemente, in termini ambientali, sociali, sanitari, non vengono analizzati, valutati e criticati.

Povera Europa: obbliga la valutazione dei rischi in termine di sicurezza a tutte le aziende anche le più piccole e non si obbliga a valutare approfonditamente, onestamente e accuratamente i rischi di cessione parziale di sovranità.

Sul tema Libera – Cadore, GAS El Ceston, PAS – Per Altre Strade, Samarcanda – botteghe del commercio equo, organizzano un incontro con

Alex Zanotelli

Lunedì 23 febbraio 2015 a Pieve di Cadore, in sala Cos.Mo. alle 20.30.

Pieve di Cadore 23 febbraio 2015 20:30

Pieve di Cadore 23 febbraio 2015 20:30

Il tappeto di Iqbal

2014/06/02
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Il tappeto di Iqbal

Resistenza nonviolenta 1943-1945

2014/05/01

locandina ongaro-800Assumere la prospettiva delle lotte nonviolente permette di comprendere e valorizzare in modo del tutto nuovo la grande partecipazione della popolazione a quella rivolta morale e politica che fu la Resistenza.

Forse è utile per capire che anche oggi è necessario distinguere e prendere chiaramente posizione. Difendere i diritti e la convivenza pacifica e solidale con determinazione nella vita di tutti giorni con azioni al contempo quotidiane ed eroiche.

Venerdì 9 maggio 2014 ore 20:30

Sala Tina Merlin – Biblioteca di Ponte nelle Alpi

Grazie all’organizzazione della Biblioteca di Ponte nelle Alpi e al supporto del Gas Frùsseda e del GIT di Banca Etica di Belluno.

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Ercole Ongaro

Laureato in filosofia, è stato docente di Lettere nella scuola media superiore. Interessato ai temi della solidarietà e dell’impegno civile, ha aderito alla Rete Radié Resch, associazione di solidarietà internazionale, e al movimento Pax Christi; è stato coordinatore del comitato lodigiano per la pace e portavoce del comitato lodigiano per l’acqua pubblica. Dal 1998 è direttore dell’Istituto lodigiano per la storia della resistenza e dell’età contemporanea. Svolge attività di scrittore come autore sia di saggi e monografie a carattere storico sia di testi per azioni teatrali, che hanno avuto grande diffusione sul territorio nazionale e che affrontano tematiche importanti per l’educazione alla responsabilità, alla cittadinanza e al dialogo interculturale. Dal 2008 è membro del Comitato Etico di Banca Etica e dal 2010 è membro dell’Organismo di Vigilanza.

Co-autore dell’azione teatrale Finanza Killer.

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Dedicato a nonno Domenico.
I tuoi nipoti

 

 

 

 

Imprese Ribelli /4

2014/03/29

ImpreseRibelli4_perblog

Imprese Ribelli crescono
Nuove economie sfidano la crisi
I GAS della provincia di Belluno si incontrano

Ponte nelle Alpi – Sala Cooperativa di Polpet
Domenica 6 aprile 2014

INGRESSO GRATUITO – APERTO A TUTTI

 

Ore 10.00 apertura spazi espositivi

Ore 10:15 presentazione della giornata e finalità dell’incontro a cura di Anna Elisa Leopardi, presidente del Gas Frusseda.

Ore 10.30-11.15 “km 0 o quasi”: una scelta consapevole e possibile, un economia da rilanciare e da sostenere a cura dell’Azienda agricola La Schirata di Limana, produttrice di formaggi rigorosamente biologici a latte di capra crudo.

Ore 11:30-12.15 Gigi Perinello presenta il progetto “Ragioniamo con i piedi” e l’azienda Astorflex, un vero made in Italy ecologico, esempio di ciclo produttivo locale a filiera corta. In particolare verrà affrontato il tema della CONCIA: che differenza c’è tra la concia al cromo e la concia al vegetale? Cosa si nasconde dietro la concia delle pelli usate per le scarpe dei bambini?

ORE 12:30 PAUSA CONVIVIALE OFFERTA DAI GAS

Ore 14:15-15:00 Esperienze a confronto: parola ai GAS locali.

Ore 15:15-16:15 Fabrizio Zanetti, produttore agricolo di Bassano del Grappa, propone il progetto VerdeVero.it: una linea di detersivi e detergenti ecologici, formulati e realizzati ricorrendo SOLO a ingredienti di origine naturale, reperiti a distanze contenute, non testati su animali e attenti a ridurre il rischio di allergie, intolleranze, patologie dell’organismo.

Ore 16:15-17:15 Paolo Bebber, titolare dell’Azienda agricola Le terre del sole di Tenno (TN), illustra le differenze tra l’agricoltura convenzionale, biologica e biodinamica in riferimento alle coltivazioni di vino ed olio nei terrazzamenti del Garda.

scarica la locandina e diffondi l’invito

Padova Calalzo sul Tg3

2014/03/26

Servizio sulla Calalzo Padova questa sera 26/03/2014 ore 19 al Tg3

Grazie a BinariQuotidiani

Il treno dei mondiali di Cortina 2019 #CortinaInTreno

2014/03/21

22_03mobilita2OK-1SABATO 22 MARZO ORE 14:30

STAZIONE FS
PONTE NELLE ALPI

NO ALLA CHIUSURA DELLA TRATTA PONTE/CALALZO

PER IL POTENZIAMENTO DELLA FERROVIA

BASTA DISSERVIZI!

Pochi giorni fa si è riunito a Ponte Nelle Alpi il tavolo provinciale sulla mobilità per discutere dei problemi che gravano sull’intero territorio provinciale. Nonostante la scarsa presenza della politica istituzionale bellunese, la sala era gremita di cittadini e cittadine che hanno partecipato attivamente all’incontro descrivendo un quadro generale della situazione non più tollerabile. E’ stato prodotto un documento di sintesi che è stato spedito in Regione Veneto dove sono state elencate le varie richieste emerse dal dibattito che vanno nella direzione di un miglioramento generale dei servizi di trasporto pubblico su gomma e su rotaia.
Un documento importante, certo. Siamo convinti, però, che le nostre richieste potranno avere la giusta forza in Regione, solo se saranno accompagnate da una permanente mobilitazione dal basso capace di tenera alta l’attenzione su una problematica che necessita di soluzioni non più rimandabili.

Per questo abbiamo deciso di convocare per sabato 22 marzo alle ore 14:30, ad un mese esatto dall’iniziativa in stazione a Belluno, un’altra assemblea/presidio questa volta in stazione dei treni a Ponte nelle Alpi. Una stazione che rappresenta un importante nodo di scambio per il territorio, che oltre ad aver già subito la chiusura della biglietteria rischia di non veder più l’apertura della tratta ferroviaria verso Calalzo, in questo momento chiusa per lavori di manutenzione. Riaprire il prima possibile la tratta Ponte Nelle Alpi-Calalzo è una priorità, perché si tratta di un’arteria fondamentale di collegamento verso nord dell’intero territorio provinciale. Un’arteria che non solo va preservata, ma va potenziata e prolungata verso Cortina e poi Dobbiaco, per allacciare la rete bellunese con quella del Trentino Alto Adige, all’oggi priva di qualsiasi collegamento.

Un’idea che può rappresentare l’inizio di un percorso virtuoso di rilancio di questo territorio, soprattutto dal punto di vista turistico, capace di valorizzare il patrimonio paesaggistico delle nostre montagne, a differenza di un prolungamento autostradale che comporterebbe un’ennesima inutile e dannosa ferita per un territorio unico al mondo.

A partire da questa prima alternativa inizieremo a scrivere il secondo capitolo della Carta della mobilità sostenibile di montagna e lo faremo, ancora una volta, riappropriandoci di quel bene comune che è la stazione di Ponte Nelle Alpi.
Vi aspettiamo!

Per una mobilità sostenibile di montagna
Tratto dal blog http://bellunopiu.it/

Gente come uno

2014/03/14

Pergine Valsugana. Teatro Comunale,
sabato 15 marzo 2014, 20:45.
Per i 15 anni di Banca Etica.

PERGINE, 15 ANNI di BANCA ETICA, 15 Marzo 20.45

PERGINE, 15 ANNI di BANCA ETICA, 15 Marzo 20.45

#MobilitiamociBL /4

2014/03/08

Forse sarebbe da vederlo mentre il nastro si riavvolge…

… dalla schermata FINE, riavvolgere e vedere un nuovo inizio.

#MobilitiamociBL /3

2014/03/08

Ponte nelle Alpi, Sala Consiliare, 7 marzo 2014
Appunti dalla riunione di coordinamento provinciale sulla mobilità
Si prega di segnalare eventuali errori o omissioni.
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MoBLPresenti

amministrazioni:
Provincia di Belluno, Luca Soppelsa, Direttore Settore Tecnico
Comune di Belluno, Francesco Masut, Consigliere,
Comune di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramni, Sindaco, Monica Camuffo, Assessora, Pierpaolo Collarin, Capogruppo
Comune di Sedico, Gualtiero De Pellegrin, Assessore,
Comune di Pieve d’Alpago, Giuseppe Pellegrinotti, Assessore,
Comune di Puos d’Alpago, Moreno Dal Farra,Assessore,
Comune di Pieve di Cadore, Maurizio Bergamo, Consigliere,
Comune di Vodo di Cadore, Gianluca Masolo,
Comune di Sospirolo, Mario De Bon

Deputato Roger De Menech, Partito Democratico,
Deputato Federico D’Incà, M5S,
Senatrice Bellot, Lega Nord, rappresentata da Alessio Zanella,

rappresentanti di : Bicilibere, Treno dei Desideri, Trenibelluno.it, Binari Quotidiani, Federconsumatori, Movimento 5 Stelle, Partito Socialista, Partito Democratico, Belluno+

privati cittadini

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Sono stati discussi i punti elaborati dalla maggioranza di Ponte nelle Alpi e presentati da Vendramini, Collarin, Camuffo. I punti sono frutto dei diversi tavoli di discussione con i comitati dei pendolari, il gruppo di esperti-appassionati, le associazioni ambientaliste, ai quali alcune amministrazioni hanno partecipato nello scorso anno. Inoltre recepiscono le segnalazioni ricevute dall’entrata in vigore dell’orario cadenzato.

Si è deciso che i punti da 1-4 diventeranno obiettivo di una campagna a vari livelli:
diventeranno il testo di una delibera di giunta/di consiglio da proporre anche alle altre amministrazioni comunali non presenti,
saranno inoltrate al Presidente della Regione Veneto, al Commissario provinciale, ai deputati e senatori della Repubblica, al Governo.
I comitati e i movimenti politici supporteranno mediaticamente questa campagna.

I punti 5 e 6 diventeranno parte di un nuovo documento da elaborare e condividere con amministrazioni, associazioni, comitati e cittadinanza, anche a partire dal prossimo importante appuntamento, 22 marzo alla stazione di Ponte nelle Alpi, lanciato dai gruppi e associazioni che già hanno promosso la manifestazione del 22 febbraio a Belluno.

Si è convenuto che un vero futuro può essere previsto per la ferrovia solo se la regione accetterà di investire in essa, anche in una prospettiva di ampliamento complementare ed integrato alla gomma. Diversi interventi hanno sottolineato come il progetto di prolungamento dell’A27 abbia tolto risorse ed energie ad un vero sviluppo della linea ferroviaria. Si ritiene quindi essenziale dichiarare chiuso tale progetto e necessario rivolgere l’attenzione ad un progetto ferroviario di grande respiro che preveda uno sbocco a Nord.orario

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Punti discussi

1- Coincidenze garantite

Pretendiamo che almeno le coincidenze di ritorno (da Conegliano a Belluno e da Belluno a Calalzo) siano rispettate, anche in caso di ritardi superiori ai 5 minuti, così come era stato assicurato dall’assessore Chisso e dai tecnici di Trenitalia negli incontri con amministratori e pendolari che hanno preceduto l’entrata in vigore dell’orario cadenzato.
Assolutamente imprescindibile la coincidenza degli ultimi treni con destinazione Belluno e Calalzo.
Insistiamo nella richiesta di treni attrezzati al trasporto di biciclette e di una coppia di diretti quotidiana, integrata la sera del venerdì, il sabato e la domenica da ulteriori coppie di diretti ai fini turistici.

2- Coordinamento orari Trenitalia+Dolomitibus

Richiediamo a Regione, provincia e prefetto di intervenire affinché si metta in atto al più presto la necessaria la revisione degli orari di Dolomitibus per coordinare le corse con gli orari dei treni.
In seconda battuta è necessario creare una progettazione delle stesse corse in modo da rendere complessivamente più efficace il trasporto pubblico.
Richiediamo l’istituzione del biglietto unico gomma-rotaia.

3- Bilancio Regionale: attenzione alle linee da Montebelluna a Calalzo e da Conegliano a Calalzo.

Sollecitiamo la Regione a mettere a bilancio fondi aggiuntivi per nuovo materiale rotabile diesel e per la manutenzione e potenziamento delle infrastrutture di linea e delle stazioni.

4- Linea Belluno Calalzo.

Chiediamo, tramite la Prefettura, un report quindicinale di RFI sullo stato di avanzamento dei lavori.
Considerato che i lavori verranno svolti interamente a monte della stazione di Longarone, richiediamo l’attivazione di coppie regolari Belluno-Longarone, anche con il temporaneo prolungamento della linea Padova-Belluno (riducendo così il disagio del cambio) o con convogli ad hoc.
In base alle informazioni emerse dagli intervenuti tale soluzione si deve considerare tecnicamente fattibile oltre che assolutamente necessaria per evitare problemi di congestione del traffico gomma nonché di sicurezza dei diversi utenti della strada.
Chiediamo alla Regione di sostenere, anche mediaticamente, l’uso del treno sulla linea Venezia-Calalzo e Padova-Calalzo perché la temporanea chiusura non si trasformi in una ulteriore perdita di utenti. Rispetto a tali ipotesi riaffermiamo la totale indisponibilità ad accettare il disimpegno della Regione sulla linea ferroviaria Belluno-Calalzo.

5- Gara regionale trasporto ferroviario

Proponiamo di discutere quale è la posizione delle amministrazioni su gara regionale per il trasporto ferroviario.

6- Altri progetti

Quali prospettive per altri progetti: la metropolitana superficie, la Venezia-Cortina, la Ferrovia delle Dolomiti, sbocco a Nord della ferrovia.

7- Coordinamento Provinciale della Mobilità

Riunioni periodiche: circa ogni 2 mesi, in sedi diverse.
prossima verso fine aprile-inizio maggio. A Longarone, oppure a Calalzo.

Altri appuntamenti:
22 marzo 2014, Ponte nelle Alpi, Stazione dei Treni, “Comitato per il Sì”.
13 aprile 2014, Longarone, Fiera, “Il treno nelle Dolomiti”, 5ª Mostra di Documenti, Reperti e Modellismo Ferroviario

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Interventi
come annotati durante la serata – proiettati su schermo
Si prega di segnalare eventuali errori o omissioni.

Francesco Masut Comune di Belluno.
Ruolo Europa,
coppie serali BL-Conegliano
Due coppie Festive Ve-Cadore + bici
Ok integrazione orari Dolomiti Bus. Da dicembre sta rivedendo gli orari.
Collegamento con gli aeroporti.
Monitoraggio soddisfazione utenti.

Barbieri
Bloccare i treni a Belluno per i lavori a Perarolo è assurdo.
I treni in questa situazione devono fare finecorsa a Longarone. Non ci sono difficoltà tecniche. E’ voler umiliare, impoverire il popolo bellunese.
Come sarà amministrato questo territorio senza riferimenti politici, se non a Venezia e Roma. Invito a non sopprimere la provincia di BL.
Metro di superficie, progetto per rilanciare la ferrovia. Unica soluzione per riavviare la ferrovia. Associazione Industriale mostra interesse verso questo progetto.
Longarone sede fieristica internazionale. Come non vedere l’utilità di un collegamento ferroviario da e verso il cuore dell’Europa.
Cortina se passasse a AA-ST in poco tempo verrebbe collegata a Nord.
Il Cadore ha visto progressivamente eliminare corse da-per il Cadore e altri servizi.
Dolomiti: una ricchezza.
Treni speciali per portare sciatori da Venezia e Padova in Austria.
Da dove prendere i soldi? Cosa pensano i nostri On. dei fondi verso la Alta Velocità. Accenna a fondi verso Montezemolo.

Alessio Zanella (rappresenta Sen. Bellot)
Treno può arrivare a Ponte e a Longarone.
Tunnel Calalzo San Candido.

Andrea Lanari M5S Belluno.
Ok ritrovarsi ogni due mesi, visto che la provincia è commissariata.
Ok primi 4 punti: risposta immediata emergenze pendolari.
Dobbiamo però immaginare e costruire progetti che supportano economia e turismo.

Maurizio Bergamo Pieve di Cadore
Pochi rappresentanti dal Cadore.
Il Cadore oggi è penalizzato dalle modifiche del cadenzato, e ancora di più dalla chiusura provvisoria della tratta verso il Cadore.
Lavorare sulla galleria e non rilanciare la ferrovia sono soldi pubblici sprecati.
Vogliamo un treno che sia leva del rilancio del turismo.
Vogliamo che serva la ciclabile più bella d’Europa. Servono treni diretti che portano turisti con bici.
Sostiene l’attestarsi a Longarone in questo frangente.
Le corriere devono portare le persone a Calalzo, poi devono andare a Belluno in treno. Confortevolmente.
Rilanciare il treno: leggi, lavori, prepari esami, visto la durata di percorrenza…
Mondiale Cortina 2019. Abbiamo bisogno del treno.

Mario De Bon Sospirolo
Ennesimo documento.
Concorrenza su servizi è illusoria.
2002 abbiamo detto coordinamento orari con gomma… è ora di fare sul serio.
Gara. Può entrare chi non è interessato a sostenere ferrovia (esempio linea Cortina)
Dobbiamo chiudere l’anello di Calalzo, per dare senso alla linea.
Serve un piano di sviluppo della montagna.
Ciclabili complete, magliate.
Turismo viene da valorizzazione treno-bici.
Fondi: i soldi ci sono. Si deve solo decidere dove prenderli e dove metterli. Il capitalismo deve socializzare la ricchezza o sega il ramo su cui è seduto.

Gianluca Zandanel appassionato di ferrovie
La regione deve dire una volta per tutte che il prolungare l’autostrada è assurdo. E’ il primo passo per poter parlare e progettare la ferrovia.
Ok testa a Longarone, ma deve tornare a Calalzo.
Gara trasporto pubblico. Ok treni e gomma. Forse Trenitalia potrebbe essere interessata.
Val Venosta: esempio di soldi spesi bene.

Luca Sommavilla Belluno bicilibere
mobilità servizio garantito dalla Costituzione.
Trasporto su strada, competenza provinciale. Su ferrovia Regione.
Due affidatari diversi fanno fatica a coordinarsi. Pro domo mea…
Serve un cambiamento amministrativo politico. CHI.

Enrico Caberlotto Trenibelluno
coincidenze garantite. Sacrosanto. Impegno di Chisso a BL in tal senso.
Chiediamo si dia seguito al progetto di integrare le corse weekend
Treni nuovi a Calalzo con bici.
Si può portare i treni attestati a BL fino a Longarone.
Gara regionale. Per il servizio servono: personale competente, treni, officine.
I treni, le officine, il personale sono di Trenitalia: improbabile altro soggetto subentri: mancano le condizioni. Il rischio è che si crei una società mista pubblico-pubblico Regione -Trenitalia.

Federico D’Incà deputato M5S
La discussione si ripete. Dobbiamo ora fare qualcosa.
L’unica comunità che ho visto reagire e quella della Val di Susa.
Dobbiamo riattivare le nostre comunità locali.
Ok punti cardine 1-4.
Campagna di sensibilizzazione per la ferrovia: mail bombing. Elevare subito il numero di persone che puntano sui primi 4 punti.
I punti 5 e 6 sono importanti su tempi più lunghi.

Barbieri Moreno
Progetto AssIndustriaBL ottimo come impostazione anche come sviluppo in prospettiva. Sbocco a Nord.
Perchè è saltata la ferrovia fino ad Agordo: compravendita di interessi. Oggi la stessa cosa, con Dolomitibus.
Abbiamo una politica che non spiega cosa c’è dietro, non ci sono le carte in tavola.
Metro è una buona soluzione. Si ferma all’ambito locale. Dobbiamo allargare la prospettiva. Questo è detto nel progetto degli industriali.

Guido Mattera FederConsumatori BL
Idea di un progetto di rilancio
Diritto oggi di avere una ferrovia.
Stanare i sindaci. Chi ci sta e chi non ci sta.
I punti 1-4 ok il percorso di quest’anno.
Ma il vero punto 1 è lo sbocco a nord.

Nico Paulon Belluno+
Scarsa la presenza di rappresentanti politici.
Progetto industriali. Lo sottoscriverei: “fortunatamente non si è fatto il prolungamento dell’autostrada”. Per questo non lo hanno reso “pubblico”.
Il nostro vero progetto è lo sbocco a nord della ferrovia.
Project financing socializza perdite.
Cortina 2019. Non vorrei sia l’occasione per far quadrare il cerchio per prolungare l’A27.
Dobbiamo rilanciare. Riaprire la tratta verso Calalzo.
22 marzo Ponte nelle Alpi. Fondare il comitato “SI al prolungamento verso Nord della Ferrovia”

Lucio D’Alberto Binari Quotidiani
Documento Montebelluna
Vicesindaco Sartor di Cornuda sta organizzando eventi.
Fare rete con loro.
Che siano i politici a rilanciare le nostre e i nostri dati.

Diego Tiozzo Treno dei Desideri
E’ tutto sbagliato. Stiamo dicendo le stesse cose del 5 dicembre 2013.
I sindaci dovevano andare a Venezia e non sono andati.
Devono andare a Venezia.
Guardare verso l’Europa…

Pierpaolo Collarin
Illustra il disguido che ha bloccato l’iniziativa dei Sindaci a Venezia.

Roger De Menech Deputato PD
Ambizione territorio BL. Grave differenziale economico tra BL e ST: condizioni di partenza diverse.
Cortina 2019 grande opportunità. Venezia-Cortina è trainante ai fini elettorali (Galan).
Roma-Calalzo può essere rilanciata.
Non ci saranno fiumi di denaro.
Il progetto di finanza dell’autostrada è ridicola. Non c’è l’obiettivo di fare l’autostrada, solo di spendere un po’ di soldi in carta.
Difendo i Sindaci. Le utenze deboli sono evidentemente da sostenere: il disservizio fa perdere utenza.
Ok primi 4 punti. Il minimo da chiedere.
Subito aprire il fronte dell’integrazione gomma-rotaia. Dipende dalla Regione: non paghi la tratta Calalzo-Ponte al trasporto su gomma.
Il treno deve andare fino a Longarone. E’ un segno chiaro di interesse e attenzione

Lanari Andrea M5S Belluno
Fare.

Moreno Barbieri
138 società partecipate con debiti per ca. 1mld.
Come mai non c’è l’opposizione che dice questa cosa.

Luca Sommavilla
De Menech, per promuover il servizio treno azzoppo l’altro su gomma?
Non si era detto che è necessario eliminare la concorrenza tra i due trasporti pubblici?

Roger De Menech
Assurdo far partire corse corriere e treni insieme da Calalzo per Belluno.
Deve essere potenziato il trasporto con autocorriere a pettine verso le valli, non lungo la dorsale.
Servono società di trasporti di livello regionale.
Pianificare orari, … serve un unico contratto di servizio.

Andrea Costa
Aumentare il servizio corriere nelle valli non servite dal treno.
L’integrazione orari è partito da Calalzo, su iniziativa della Provincia.
Biglietto unico della Lombardia: modello da imitare.
Il trasporto regionale è deficitario a livello di coordinamento. Un motore di ricerca deve dare orari integrati.
Agordo: grossi problemi di coordinamento con cadenzato.
Bassa frequenza di corse bus. Senza progettazione.

Max Fiabane BiciLibere
Chi chiama per attestare le corse a Longarone?

Francesco Masut
Velocità treni limitata sulla Calalzo Padova per limiti strutturali delle linee.

Walter De Faveri Pendolare obbligato ad usare la macchina
Treno a Calalzo non può arrivare alle 9.
Nodo Belluno. Era meglio Ponte. Si perde tempo.

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#MobiliatiamociBL /2

2014/03/06
Il direttissimo Venezia-Calalzo

Il direttissimo Venezia-Calalzo.
Foto di Lino Barattin; archivio di Marisa Fanna.

Venerdì 7 marzo 2014 alle 20.30 si terrà presso la Sala Consiliare di Ponte nelle Alpi (a Cadola) una riunione del cosiddetto “Tavolo provinciale della mobilità”.

Si presentano qui gli appunti di lavoro che verranno proposti alla discussione.

1- Coincidenze garantite

Pretendiamo che almeno le coincidenze di ritorno (da Conegliano a Belluno e da Belluno a Calalzo) siano rispettate, anche in caso di ritardi superiori ai 5 minuti.
Assolutamente imprescindibile la coincidenza degli ultimi treni con destinazione Belluno e Calalzo.
Insistiamo nella richiesta di una coppia di diretti quotidiana, integrata la sera del venerdì, il sabato e la domenica da ulteriori coppie di diretti ai fini turistici.

2- Coordinamento orari Trenitalia+Dolomitibus

E’ necessaria la revisione degli orari di Dolomitibus per coordinare le corse con gli orari dei treni.
In seconda battuta è necessario creare una progettazione delle stesse corse in modo da rendere complessivamente più efficace il trasporto pubblico.
Richiediamo l’istituzione del biglietto unico gomma-rotaia.
Pretendiamo chiarezza nell’individuare i soggetti responsabili e competenti per tale progettazione, visto che gli enti dipendenti dal Governo nazionale, Provincia e Prefettura, affermano di non voler entrare in temi come questo che considerano di rilevanza politica. D’altro canto, l’azione della Regione appare scarsamente incisiva. Trenitalia e Dolomitibus non si muovono certamente senza avere un indirizzo politico e le necessarie risorse.

3- Bilancio Regionale: attenzione alle linee da Montebelluna a Calalzo e da Conegliano a Calalzo.

Sollecitiamo la Regione a mettere a bilancio fondi aggiuntivi per nuovo materiale rotabile diesel e per la manutenzione e potenziamento delle infrastrutture di linea e delle stazioni.

4- Linea Belluno Calalzo.

Chiediamo, tramite la Prefettura, un report quindicinale di RFI sullo stato di avanzamento dei lavori.
Chiediamo l’attivazione di coppie regolari Belluno-Longarone durante il periodo di chiusura della tratta.
Chiediamo alla Regione di sostenere, anche mediaticamente, l’uso del treno sulla linea Venezia-Calalzo e Padova-Calalzo.
Riaffermiamo in particolare l’indisponibilità ad accettare il progressivo disimpegno della Regione sulla linea ferroviaria Belluno-Calalzo.

5- Gara regionale trasporto ferroviario

Proponiamo di discutere quale è la posizione delle amministrazioni su gara regionale per il trasporto ferroviario.

6- Altri progetti

Quali prospettive per altri progetti: la metropolitana superficie, la Venezia-Cortina, la Ferrovia delle Dolomiti.